La riedificazione di questa Torre Civica, progettata dall’architetto Gaetano Oddo, è inserita nell’ opera di ristrutturazione del Comune di Campofiorito, nella Valle del Belice.
Il sito in cui sorge è il nocciolo dell’abitato, all’incrocio della via Calvario con la via Vittorio Emanuele. La prima strada è uno degli assi principali di questo centro, di circa 1700 abitanti, ed il più significativo poichè culmina sul colle che domina tutto l’agglomerato urbano. Il luogo è sicuramente uno dei più vecchi di questa cittadina, fondata dalla fine del seicento e disegnata su una maglia stradale rigidamente ortogonale che in periferia si perde in un’edilizia casuale e disordinata.
la torre, che insiste su un lotto di circa 3×5 m, con un’altezza complessiva di 18 m circa, è proporzionata alle dimensioni dell’edificato preesistente: essa sostituisce quella danneggiata dagli eventi sismici del gennaio 1968. La costruzione appoggia su un terreno costituito da rocce calcaree marnose; una piastra alta un metro ed estesa a tutta l’area di sedime per la fondazione.
L’insieme risulta formato da un assemblaggio di figure e volumi semplici: il parallelepipedo a base quadrata, il cubo, la semisfera in copertura. L’ossatura portante è in conglomerato cementizio armato gettato in opera, costituita prevalentemente da muri di 22 cm di spessore, lasciati a vista sull’esterno e intonacati all’interno. Tra i materiali da costruzione sono stati impiegati anche la pietra calcarea locale in blocchi squadrati e l’acciaio e vetro per la copertura del piccolo edificio adiacente alla torre.