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L’ edifìcio della Casa Comunale, prospiciente e con accessi sulla piazza Triana e sulla via Carmine, fa parte della cortina di costruzioni che defìniscono la piazza principale di Bisacquino.
Delle tre elevazioni fuori terreno, il piano terreno è dato in gestione al Circolo dei Civili, al piano primo si trovano gli uffici di rappresentanza, mentre al secondo piano si trova l’Aula Consiliare e altri uffìci.
Nel XVIII secolo è stata ricostruita la Chiesa Matrice, alla quale è intimamente connessa, per strutture e confìgurazione l’attuale Casa Comunale, allora conosciuto come Palazzo Testa. Agli inizi dell’ottocento, durante il governo borbonico, il palazzo diviene sede del Municipio.
Il palazzo, povero di elementi architettonici salienti, con caratteristiche costruttive correnti, senza elementi di pregio, ha mantenuto la medesima conformazione fìno al dopoguerra (anno 1945 circa, quando viene realizzata l’attuale secondo piano e rifatte coperture, balconi e prospetti.
Gli eventi sismici del gennaio 1968 hanno causato lesioni passanti nelle murature portanti. Le condizioni igieniche dei locali non erano idonee e gli impianti obsoleti.
L’intervento lascia immutato il manufatto nella sua consistenza tipologica, costruttiva e morfologica e di destinazione d’uso, mentre lo aggiorna negli impianti tecnici; con l’installazione di un ascensore e la realizzazione di un bagno per disabili, tutti i locali dell’ edifìcio sono accessibili alle persone con ridotta capacità motoria.
Si è intervenuto sulle strutture murarie esistenti, per ricomporre fratture e lesioni. Si realizza il vano ascensore con strutture in conglomerato cementizio armato. Si rifanno i solai di copertura del secondo piano e si ricostruisce la copertura a tetto. Si rinnovano le opere di rifìnitura interne ed esterne, (intonaci, pavimenti, infìssi, ringhiere}. Si restaura l’orologio posto a coronamento del timpano del prospetto principale.
Bisacquino
Casa Comunale