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Case Green

Il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici nota come “case green”. 

Partiamo dalla considerazione che una parte consistente del patrimonio edilizio in Sicilia non è in regola con le norme urbanistiche, edilizie, sismiche, igieniche, catastali e ambientali. Pertanto prima di procedere, giustamente a efficientare i energeticamente i nostri edifici occorre un riordino radicale del patrimonio immobiliare. Per primo si deve verificare la legittimità urbanistica dei fabbricati, cioè che siano in possesso del titolo abilitativo e non ci siano abusi edilizi. In secondo luogo si deve constatare l’idoneità sismica degli stabili secondo le Norme Tecniche per le costruzioni e procedere eventualmente al miglioramento strutturale di queste opere. Per terza cosa si deve determinare la classe energetica del manufatto per procedere all’efficientamento energetico in base alla normativa del settore “case green”. Dopo, quarto adempimento, si possono controllare gli aspetti di decoro urbano, cioè verificare lo stato di degrado delle facciate ed eventualmente procedere al restauro dei prospetti. Non si devono eseguire le opere, giuste e necessarie, per il risparmio energetico (isolamento termico, sostituzione degli infissi esterni, efficientamento degli impianti di climatizzazione) senza avere prima verificato la regolarità urbanistica e l’idoneità sismica della costruzione.

Lo Studio di progettazione edilizia dell’arch. Gaetano Oddo è disponibile e attrezzato per fornire la consulenza tecnica e amministrativa per procedere all’efficientamento energetica per fare diventare il vostro edificio una casa green. 

Oltre il 35% delle unità immobiliari esaminate presentano abusi non sanabili, oltre il 35% degli edifici controllati hanno interventi che andrebbero sanati, meno del 30% del patrimonio edilizio in Sicilia è in regola con le norme urbanistiche, edilizie, sismiche, igieniche, catastali e ambientali. Non si possono spendere soldi per le facciate di un edificio se prima le verifiche legali, strutturali ed energetiche abbiano dato esito positivo. Il primo adempimento deve essere propedeutico al secondo e così via. Soprattutto come nel caso dei diversi benefici fiscale concessi dal Superbonus 110, che è il caso più rappresentativo ed eclatante di soldi pubblici spesi male. In questo caso inoltre non c’è stato una seria analisi preliminare sui costi/benefici, uno studio delle priorità sugli interventi, una procedura chiara e neanche un’autorevole programmazione pluriennale.